Quindi internet non è la fonte di tutti i mali musicali?

Ok si parla di dati USA quindi non proprio allineati ai dati italiani ma di sicuro quanto meno simili.

Detto proprio in due parole: nel 2011 il 35% delle acqusizioni musicali digitali si è effettuato legalmente, pagando; il 65% senza pagare. Solo il 15% del totale è però frutto di peer-to-peer e addirittura solo il 4% viene da digital locker (megaupload ecc)

Quindi sì, c’è ancora tanta gente che scarica e pochi che pagano ma c’è soprattutto tante gente che si copia il cd direttamente oppure che si scambia gli mp3 con gli amici passando da hard disk ad hard disk 🙂

Riportando poi la chiosa di Torrent Freak

Even if all online music piracy disappeared tomorrow, more than half of all music acquisitions would be unpaid.

But maybe the RIAA will go after these offline swappers next. The TSA could perform piracy scans of travelers’ computer equipment, for example. Or perhaps schools could search MP3 players, phones and computers of their students for unpaid music?

Just a thought.

fonti: prima letto in ilfattoquotidiano.it e poi approfondito in torrentfreak.com

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1 risposta a Quindi internet non è la fonte di tutti i mali musicali?

  1. pelodia scrive:

    un po’ di numeri italiani direttamente da FIMI:

    Mercato discografico italiano nei primi sei mesi: digitale é il 33 % del totale

    Secondo i dati raccolti da Deloitte per Fimi, nei primi sei mesi del 2012, la musica digitale, tra download e streaming, é cresciuta del 43%, e rappresenta oggi il 33% dell’intero mercato discografico italiano. Il download ha raggiunto il 61% del fatturato digitale, raggiungendo così i 10,9 milioni di euro in sei mesi. I singoli digital download sono cresciuti del 48%, gli Album del 31%. In forte aumento anche i ricavi dal video streaming, prevalentemente YouTube, che ha raddoppiato il valore rispetto al 2011.Complessivamente il mercato italiano, nonostante la crescita del digitale arrivato a 17,8 milioni di euro, é rimasto ancora di segno negativo, con il segmento CD calato di un 23%. Il mercato offline ha raggiunto poco più di 35,7 milioni di euro. Il mercato complessivo (offline + online) è stato di 53.6 milioni di euro.

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