Due sere fa sono stato al circolo ARCI / bocciofila di Rolo a
ritirare la mia tesserina ARCI per il 2005.
Parlando con alcuni signori ho sentito una cosa che mi ha
lasciato un po’ sconvolto.
In pratica sembra che, per fare spazio ai fondi per la
finanziaria, il governo nel 2005 non darà neppure un euro agli enti locali per
ricordare i 60 anni della resistenza.
Vi giuro che quando ho sentito questa notizia mi sono venuti gli occhi lucidi!
La bassa emiliana è un ambiente pieno di storie resistenti,
Vicino a casa mia ne sono successe di tutti i colori: i
fratelli cervi, il campo di Fossoli, i morti di Carpi ecc ecc
Fin da piccolo mi sono sempre fatto raccontare le storie di
resistenza e di guerra dalla gente che le ha vissute in prima persona. Per
curiosità e per cercare di capire il perché di questo ripudio totale per le
guerre.
Sentire questo è stato come un calcio nel petto.
Il problema di fondo non è il fatto di essere comunista e quindi di vedere
questo come uno spregio per chi ha combattuto.
Ci tengo a precisare due cose:
- Non mi sono mai sentito comunista,
sono un ragazzo fieramente di sinistra. - La lotta partigiana non era
assolutamente solo comunista.
Il fatto importante è ricordare cosa sia successo in quel periodo, se non
ricordi non puoi evitare di fare gli stessi errori!
Sono solo io a pensare che queste cose vengono fatte senza
pensare all’indomani a rovinare la gioventù? (cit)
Sono veramente demoralizzato da tutto questo.