Eels a Milano, commenti sparsi

Che dire…

Vi è mai capitato di andare a vedere un concerto e trovarvi in certi momenti seduti ad occhi chiusi per ascoltare meglio e riaprirli con un sorrisone enorme e un po’ di brividi?

Beh a me è capitato solo poche volte e una di queste volte è stata proprio sabato a Milano in Conservatorio.

Ci sediamo alle 21 sulle nostre poltroncine, così -ine che Claudio non è riuscito ad appoggiare per terra i piedi per tutta la durata del concerto, non ci stava con le gambe!

Verso le 21.30 inzia un filmettino d’animazione.. il protagonista è un animaletto strano chiamato Cheburashka, il tutto è in russo sottotitolato in inglese.
Tornato a Rolo vengo a scoprire che questo Cheburashka è il Topolino della Russia in fase CCCP! Un figo!


Il piccolo Cheburashka

Si spengono le luci e si vede un qualcosa di rosso muoversi per il palco.
È il sigaro di mr E, il concerto inizia e rimango stupito dalla qualità dell’acustica ma d’altra parte se l’acustica non è buona in un conservatorio dove cazzo può esserlo?

Il concerto dura tanto, vengono fatti due bis poi la musica parte e le luci si accendono.
Iorek se ne va a casa.
Io e Cla andiamo sotto al palco a vedere la strumentazione (e le ragazze del quartetto d’archi) e magicamente risbucano gli Eels, stavolta tutti in pigiama a fare altre due canzoni.. molto figo!

Concerto stupendo, acustica perfetta, tanta gente ad applaudire, tanta gente che si divertiva e sapeva cosa ascoltava e quindi sapeva come comportarsi.

Ottimi strumentisti!
Quartetto d’archi con arrangiamenti perfetti, contrabbassista dotato di cresta tamarra bravissimo e precisissimo, polistrumentista che suonava sega, bidone del rusco, valigia e tante altre cose.. un piccolo genio.

E poi c’era lui. C’era quel grandissimo figlio di puttana di mrE, un uomo che sa essere stronzo, megalomane, indisponente con tutti ma anche cantare canzoni e trasmettere emozioni come pochissimi.


il quartetto

Ho cercato di farmi fare un autografo nella mia solita Moleskine.
La stessa moleskine in cui ho un suo autografo del 2003, una enorme E.
Faccio la fila.. e mi fa un’altra E gigante.. gli faccio notare che anche nel 2003 mi ha fatto questo e gli chiedo se mi può mettere almeno “to pelo” e lui mi fa una enorme “X” sull’altrettanto enorme E per cancellarla, mi prende le spalle, mi spinge via urlandomi “get out!!”


Concertone!! – photo by 16nove

Un fan molto figo mi dice “oh di solito non tocca mai i fans, gli fan schifo! Hai culo!!”

Beh E rimane un pazzo ma io continuo ad amarlo.

Viva gli Eels,
viva i bei concerti,
viva la bella gente che viene con te ai concerti,
viva chi ti offre la possibilità di andare a vedere sti concerti

Ah, segnalo questo post e pure questot

So perfettamente che avrei potuto scrivere di più e meglio ma.. ma non trovo bene le parole, troppo bello

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6 risposte a Eels a Milano, commenti sparsi

  1. DonDiego78 scrive:

    Bellissimo!!! Altro che Rocco Tanica che regala il libro dei Puffi a Jackson Browne!

    Avrei voluto essere lì (e non solo per quello).

  2. anonimo scrive:

    Ti amo, bastardo. Sei il mio E.

    Iorek

  3. anonimo scrive:

    ed E è il mio Pelodia.

  4. DianaLuna scrive:

    beh, ma TI HA TOCCATO! e “a lui i fans fanno schifo!!!” 😛 ah ah ah

    che personaggio!

    però son contenta che vi siate divertiti!

  5. Pelodia scrive:

    I don’t leave the house much

    I don’t like being around people

    Makes me nervous and weird

    I don’t like going to shows either

    It’s better for me to stay home

    Some might think it means I hate people

    But that’s not quite right

    I do some stupid things

    But my heart’s in the right place

    And this I know

    EELS – THINGS THE GRANDCHILDREN SHOULD KNOW

    da Blinking Lights and Other Revelations (2005)

  6. anonimo scrive:

    concerto sublime… Il concerto.

    adriana

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