Piano in piano

Amo la pianura, amo la campagna in cui vivo!

Oggi mentre tornavo dall’uni mi sono detto “Non me ne frega un cazzo, oggi pome non studio e mi faccio almeno 20km in bici per campagna”.

Ho sempre amato la bicicletta, mi permette di andare piano in pianura, di gustarmela, di vedere le cose che cambiano, le cose che tutti gli anni sono uguali ma diverse, la maturazione del grano, il granturco che quest anno è basso ecc..

Da piccolo quando mi portavano in montagna piangevo, tra vertigini e poco amore per le strade in salita non saprei cosa fosse la cosa peggiore 🙂

Tuttora in bici vado da dio in piano, tengo una media di 30km/h e mi diverto come un pazzo… alla prima salita.. LA MORTE

Amo anche andare in macchina, prendere la focus di mio padre e fare un giretto mi rilassa tantissimo, a volte la guido come una macchina da Rally… ma mai come il capo che guida la Megane come una F1 (e meglio di Irvine). Oggi, nel tornare da Modena, ho fatto una strada alternativa. Sono passanto per San Genesio (una chiesa medievale in piena campagna circondata da un fossato) e incantato dalla bellezza dei colori dei campi di grano che stanno maturando mi continuava a venire in testa la frase “prima o poi mi ci tuffo dentro in macchina e faccio come i pazzi che lasciano i cerchi nel grano” hahahahaha sono un pazzo!

Adoro andare in giro per l’Italia, conoscere nuovi posti, conoscere e incontrare amici ma non so se sarei capace di stare lontano dalla mia pianura, dai miei giri in bici, dalla mia tranquillità di un paesino di 3000 abitanti in cui in serate come queste si sente un odore in aria misto tra erba tagliata e fiori 🙂

Mi sono accorto di queste cose che ho sempre dato per scontato durante il MU di bookcrossing di Nonantola. Tutti i cittadini emozionati nel vedere un trattore o la campagna in se, la Carlotta che si mette quasi a piangere mentre vede un airone mentre ci facciamo il tragitto Rolo > MU.

Io le do per scontate ste cose, ma non lo sono.

Si, stare in un paesino non ti da tante cose come la città ma non mi lamento, sto bene, sono a 35 km da Modena Mantova e Reggio, ho la ferrovia, ho internet e ho amici in tutta Italia (oltre che dalle mie parti chiaramente)

Mi piace chiedere la vostra, l’avrete notato mi sa. Amate il posto dove vivete ora? amate di più dove abitavate da ragazzi? Vorreste abitare in un altro posto? (non vale parlare di una “comune”)

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5 risposte a Piano in piano

  1. Serenity scrive:

    pelo se mi ospiti tu io mi trasferisco da te 😀 ahaha

    no dai prima o poi ci vengo 🙂

    roma mi piace tantissimo è troppo bella ma anche troppo caotica…

    avere la stessa bellezza e la stessa storia in un luogo più tranquillo sarebbe il mio eden 😛

  2. vesnuccia scrive:

    bwh io sogno una casa in campagna , magari nelle langhe dove mi sono sposata, ma aime o tocca nascerci o essere molto ricchi per vivere li

    baci

  3. anonimo scrive:

    Cazzo Pelo, si’ che amo il posto dove sto! E’ talmente bello che forse e’ troppo facile amarlo, quasi non c’e’ gusto! Malgrado il suo traffico, malgrado le sue difficolta’.

    Non ci vivo da due giorni, ci ho speso tutta la mia vita e fino a nemmeno sei anni fa non avevo un amico che fosse uno – e tantomeno un parente – fuori dai suoi confini (poi internet e’ stata galeotta pure per me). Mi piace girarne tanti angoli, non piu’ tardi dell’altroieri mi sono ritrovato per caso a Piazza Navona – il massimo dell’originalita’ – e ancora me la sono goduta con i suoi turisti i suoi chitarristi da strada le sue bancarelle del cazzo il suo sole strepitoso.

    Ma cazzo, resto ancora a bocca aperta ogni volta che salgo su per andare a casa (ma tu guarda, qualunque casa abbia avuto mi e’ sempre successo ad un certo punto di passare in un punto panoramico, Pincio Monte Mario o Gianicolo che sia), salgo su e butto l’occhio e resto sempre, sempre attonito ed innamorato, ed i pensieri volano e girano nelle emozioni e nella storia. E poi in bici. Sono solo tre anni che ho preso il coraggio in mano per andare in bici per Roma. Perche’ qui, strutturalmente, le salite non mancano, ed il mio fisico non sembra fatto per loro. E nemmeno gli abitanti del traffico sembrano apprezzare, perche’ qui i ciclisti sono un po’ come alieni. Ma che figata andarsene per villa Pamphili, chilometri e chilometri di meraviglia di cui riempirsi gli occhi… se riesco ad allenarmi un po’, conto di venirci al lavoro in bici. Come fare per tornare a casa non so, visto lo strappo da Trastevere a Monteverde, ma all’Universita’ dovrei poterci arrivare. E come e’ diverso dall’andare in bici in campagna, come dici tu! Abbiamo preso la bici quando ero su da Ale l’ultima volta. Chilometri e chilometri di pianura da andare, senza stancarsi come qui, larghezze a me sconosciute, girare sul bordo delle provinciali che per me era solo un vago ricordo da bambino, … diverso, e tanto!

    -gioRgio-

  4. anonimo scrive:

    Amo il posto dove sto? Non lo so, non ci sto da tantissimo tempo. Di sicuro mi ci trovo bene e penso che il mio piccolino ci crescerà bene. Sicuramente non è Roma, ma nemmeno quella era la mia città…Cassino l’ho odiata nel profondo: quella è la città che odio. Per anni ho continuato ad amare Bruxelles e a desiderare di tornare lì, ma si sa…col tempo si cambia e cambiano anche le città. Non credo che mi ci troverei bene più. Per ora direi che amo la mia famiglia: come posto è quello che amo sopra tutti 🙂

  5. anonimo scrive:

    La descrizione della campagna che hai fatto mi fa venire in mente la canzone “impressioni di settembre”

    😀 non so perch ema ogni volta che sento parlare di campagna inizio a canticchiarla….

    Cmq Roma è Roma e non si discute 😀 io pero vorrei andare a vivere in campagna (ahhhhhh ahhhhh ahhh ahhhhhhhhhhhhhh voglio la ruggiada che mi bagna…..)

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