Ieri sera ho avuto modo di vedere una bellissima puntata di Next, l’approfondimento giornaliero di RaiNews24 curato da Piero di Pasquale.
Ospiti in studio:
Lorenzo Dellai (Presidente della Provincia autonoma di Trento)
Giancarlo Galan (Presidente della Regione del Veneto)
Si parlava dei comuni veneti che han fatto richiesta di essere annessi alla provincia di Trento in vista dell’approvazione della legge che viene (orribilmente) chiamata Devolution.
Galan a metà trasmissione tira giù gli assi e nessuno riesce più a reagire.
Dopo aver detto più volte frasi del tipo «L’autonomia speciale fu un voto di scambio, ma ora è diventata odio. Hanno contributi anche per tenere i fiori sui balconi» oppure «Denuncerò alla Ue i privilegi del Trentino», se n’è uscito dicendo che visto che la Devolution lo permette… chiederà ufficialmente che la Regione Veneto venga annessa al Trentino per poter poi godere degli stessi “privilegi” dei trentini.
Lorenzo Dellai
Galan è molto determinato.
Non accetta che si liquidi la sua iniziativa come «una provocazione» e intende andare fino in fondo.
Tutto è nato dal referendum consultivo di Lamon, paese di 3.800 abitanti in provincia di Belluno proteso verso le Dolomiti. I cui abitanti, chiamati a pronunciarsi per il passaggio al Trentino-Alto Adige, lunedì hanno votato al 93% per il sì.
Il 2 Novembre l’ADNKronos scriveva:
Oggi la Giunta Regionale del Veneto ha affidato ai professori Luca Antonini, Mario Bertolissi e Lucio Pegoraro – i primi due ordinari di diritto costituzionale presso l’Universita’ di Padova, mentre il terzo e’ ordinario di diritto pubblico comparato presso l’Universita’ di Bologna – un incarico per esaminare in concreto, sia dal punto di vista normativo che finanziario, i privilegi di cui godono gli abitanti delle Regioni e Province a Statuto Speciale, cosi’ da predisporre le procedure atte a dar corso all’attuazione dell’art. 132 della Costituzione, allo scopo di giungere alla fusione della Regione del Veneto con la vicina Regione del Trentino Alto Adige
E io cittadino comune non ne sapevo nulla 🙁
Giancarlo Galan
Piccolo stralcio dell’intervista.. mi son segnato le parole in un post-it
Galan: ”Sarà una bella gatta da pelare per il Parlamento perchè la domanda che poniamo, sul tema delle regioni a statuto speciale, è sempre la stessa: se quelli che vengono attribuiti sono contributi legittimi, vengano dati anche noi; se non sono legittimi allora che vengano tolti”
di Pasquale: "e se lo facessero tutte le regioni??"
Galan: "lo stato collasserebbe"
di Pasquale: “e allora, Galan, perchè lo fa?”
Galan: "Perchè voglio soldi in più per i miei imprenditori! "
Che triste non riuscire neppure a trovare le parole per descrivere questa pazzia dilagante della classe dirigente italiana…
andare alle prossime elezioni che cazzo succederà?
Davvero molto interessante! Tra l’altro non riesco a capacitarmi di come questa vicenda possa essermi sfuggita dato che questi sono temi che “bazzico” abitualmente.
Il problema che solleva Galan è reale. Certo, lo fa a modo suo (tra il carnevalesco e il kamikaze) ma ciò non toglie che…
1) Le regioni a “statuto speciale” siano ormai un anacronismo;
2) La cosidetta devolution potrebbe portare più problemi di quelli che riuscirebbe a risolvere.
Alcune ragioni di partenza della devolution infatti sono buone (se si esclude quella di tenere buono Bossi), pensiamo alla volontà di riordinare le ingarbugliate “materie a legislazione concorrente” create dal cosidetto “federalismo del centro-sinistra” del 2001. Riordinamento che non sembra essere stato fatto a puntino, dato che alcuni giuristi affermano che con la nuova costituzione la conflittualità Stato-Regioni aumenterà.
Ormai, dopo 3 passaggi parlamentari, il cammino di questa riforma è segnato… diverrà legge.
Ed è anche certo che ci sarà un referendum confermativo su di essa. Il mio buon proposito prima di allora è di approfondire la materia per votare in modo consapevole.
Faccione
i fiori sul balcone no. non lo volevo sapere.
@faccione
Il problema è sempre lo stesso.
Se si fa una legge di questo tipo, che va a cambiare la nostra costituzione, non si deve fare un pasticcio politico per favorire le propria parte o per farsi belli davanti al proprio bacino elettorale.
Questo vale per il centrosinistra e vale pure per il centrodestra.
Una riforma ci starebbe anche.. ma questa qua non è mica una riforma è una involuzione.
Io non mi sento anacronistica!
(e prometto che la prossima volta scrivo anche qualcosa di più intelligente)
Baci da uno statuto speciale senza fiori sul balcone
Bah, ci sono zone in cui la gente nemmeno parla italiano e quando ti incontra ti chiede “Che si dice in Italia?”. Insomma, CERTE regioni a statuto speciale hanno ragione di esistere. Su altre si può aprire una discussione infinita, in cui sia le ragioni pro che le ragioni contro sono valide…